giovedì 10 maggio 2012

"Se ti abbraccio non avere paura" di Fulvio Ervas

 

Autismo:È un’abnorme condizione psichica per la quale il bambino non riesce a stabilire normali rapporti con i genitori e le persone del proprio ambiente. Prevale nei maschietti e tra le classi elevate, e insorge entro i primi 1-2 anni di vita. La sua causa non è nota, anche se in una certa percentuale di casi coesistono segni neurologici e/o tendenza alle crisi epilettiche. Il bambino autistico comincia presto a mostrarsi refrattario ai genitori e a chiunque voglia «coccolarlo» od occuparsi di lui, cominciando a piangere o a frignare se vogliono prenderlo in braccio. Preferisce giocare da solo, estraniandosi dall’ambiente che lo circonda; si affeziona in modo morboso alle proprie abitudini e a qualche oggetto, e reagisce violentemente quando lo si vuole sottrarre ad esse. Mostra spesso ritardo nel linguaggio, identifica sovente in modo errato il significato delle parole, o ne inventa lui stesso delle nuove, magari incomprensibili. Non di rado mostra piccole turbe nel comportamento: schiocca le dita o la lingua, si dondola su se stesso, diviene preda di timori e paure. Una caratteristica di questi bambini è l’alta sensibilità per la musica e l’eccezionale memoria musicale.
Oggi per la sezione "oltre la cucina" volevo suggerirvi la lettura di "Se ti abbraccio non avere paura".
Ormai tutti noi abbiamo sentito parlare, almeno una volta, di questa storia: in caso contrario, 
vi consiglio di ascoltarla.
Non voglio anticiparvi nulla, se non riportarvi una, tra le tanti parti del libro, che mi ha particolarmente colpita: una piccolissima parte dei dialoghi tra Andrea ed i suoi genitori.


"D'accordo malattia, questa notte fammi soffrire e se vuoi anche domani, e dopodomani. Un mese, un anno, divertiti un po' ma per sempre, per sempre, no" 

Jennifer

2 commenti:

  1. ho un'amica con il bambino autistico ... si è fatta molto coraggio perchè all'inizio non voleva accettare che suo figlio non facesse le coccole con lei ma ora ha accettato tutto ed è una leonessa che aiuta il suo piccolo di 4 anni a combattere la malattia

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  2. Quando si parla si donne/uomini forti.. anche se forti mi sembra molto riduttivo!

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